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Situazione USA per mungitura e mastiti

Aggiornamento: 13 set 2022


nahms 2014

Per questi motivi riteniamo che tali dati possano fornire utili ed interessanti informazioni anche per la zootecnia da latte italiana, considerato che gli USA sono considerati il Paese di riferimento. Lo studio ha riguardato i 17 principali stati per la produzione di latte e rappresentano l’80% degli allevamenti e l’81% delle vacche Con questo articolo iniziamo a fornirvi una sintesi di tali risultati, soffermandoci su quelli che riteniamo essere di maggiore interesse per il nostro mondo produttivo.


Per questi motivi riteniamo che tali dati possano fornire utili ed interessanti informazioni anche per la zootecnia da latte italiana, considerato che gli USA sono considerati il Paese di riferimento.

Lo studio ha riguardato i 17 principali stati per la produzione di latte e rappresentano l’80% degli allevamenti e l’81% delle vacche

Con questo articolo iniziamo a fornirvi una sintesi di tali risultati, soffermandoci su quelli che riteniamo essere di maggiore interesse per il nostro mondo produttivo.

La tabella 1 mostra i dati relativi al contenuto cellulare del latte di massa in base alle dimensioni dell’allevamento e all’area geografica.

Il primo dato interessante è che nessuna stalla supera il limite di 500.000 cellule/ml (in USA il limite legale è 750.000 cellule/ml) e solo il 2.7% supera il valore di 400.000 cellule/ml.

Interessante anche l’andamento che mostra una correlazione tra dimensioni della stalla e qualità del latte. Più la stalla è grande e minori sono le cellule del latte di massa. A livello di area geografica gli allevamenti dell’Ovest (California, New Mexico….) mostrano una qualità migliore di quelli dell’Est (New York, Wisconsin…, area tradizionalmente vocate alla produzione di latte (tabella 1)

Tabella 1 Contenuto cellulare del latte per dimensioni dell’allevamento

BTSCC

(cells/mL

x1,000)

Std.Pct. error

Std.Pct. error

Std.Pct. error

Std.Pct. error

Std.Pct. error

Std.Pct. error< 1004.3(2.3)3.3(1.7)2.3(1.1)0.0 (—)4.1(1.5)3.7(1.3)100 – 19941.5(6.5)51.5(6.4)63.6(5.5)75.4(6.8)45.5(4.3)48.6(4.0)200 –29927.1(5.5)30.5(5.9)29.8(5.3)19.8(6.3)29.7(3.8)28.7(3.5)300 –39923.2(5.6)12.5(4.2)3.8(1.7)4.8(3.0)17.7(3.6)16.4(3.2)400 – 4993.8(2.3)2.1(2.1)0.5(0.5)0.0 (—)3.0(1.5)2.7(1.3)> 5000 0 0 0 0 0Totale100.0100.0100.0100.0100.0100.0

La tabella 2 riporta i dati relativi al tipo di impianto di mungitura rispetto alle dimensioni degli allevamenti. Sicuramente è interessante notare come il 50% degli allevamenti munga ancora alla posta. Questo avviene ovviamente soprattutto nelle stalle più piccole, ma non in maniera esclusiva. Infatti, il 19% delle stalle fino a 500 bovine munge alla posta.

Tabella 2: distribuzione della tipologia di mungitura per le dimensioni degli allevamenti.

Piccolissime

(1-29)

Piccole

(30-99)

Medie

(100-499)

Grandi

(>500)Tutte

Mungitura

Std.

Pct. error

Std.

Pct. error

Std.

Pct. error

Std.

Pct. error

Std.

Pct. errorSala17.7(5.2)27.3(2.1)79.4(2.4)99.8(0.2)45.8(1.5)Alla posta73.7(5.9)72.7(2.1)19.3(2.3)0.2(0.2)52.6(1.5)Altro 8.6(3.5)0.0(—)1.3(0.6)0.0(—)1.6(0.5)Total100.0100.0100.0100.0100.0

La tabella 3 riporta invece la relazione tra tipologia di mungitura e produzione media per vacca espressa in libbra (1 lb= 0,453592 kg). Il dato più interessante riguarda il confronto delle produzione negli allevamenti piccoli e medi dove le stalle alla posta producono mediamente come quelle in sala, a conferma che la gestione ha un ruolo determinante nell’efficienza della produzione, anche in situazione apparentemente meno favorevoli.


Tabella 3. Produzione media per tipologia di mungitura e dimensioni degli allevamenti (1 lb= 0,453592 kg)

Piccolissime

(1-29)

Piccole

(30-99)

Medie

(100-499)

Grandi

(>500)TutteMungituralb/cowStd.errorlb/cowStd.errorlb/cowStd.errorlb/cowStd.errorlb/cowStd.errorSala18,725(1,957)18,329(445)21,891(287)25,276(154)21,417(224)Alla posta14,608(849)19,233(300)20,884(495)*18,597(283)Altro15,405(792)18,990(248)21,706(247)25,273(153)19,932(183)

Nella successiva tabella riportiamo invece i dati relativi al tipo di sala utilizzata in base alle dimensioni. Si può facilmente vedere come le sale a spina rappresentino ancora quasi il 50% delle sale in uso. Tuttavia se ancora sono le prescelte negli allevamenti fino a 499, le sale parallele la fanno da padrona negli allevamenti più grandi. Contrariamente a quanto generalmente ci si aspetta, la sala a giostra è relativamente copo utilizzata negli USA con solo il 2% delle stalle che la usano e solo il 7% di quelle di grandi dimensioni.

Piccole (30-99)Medie (100-499)Grandi (>499)TotaleTipo di sala

Pct.Std.error

Pct.Std.error

Pct.Std.error

Pct.Std.error

Spina53.9(4.6)46.6(3.0)31.8(2.1)45.7(2.1)

Parallela20.2(3.8)28.5(2.7)46.9(2.3)29.9(1.8)Parabone7.5(2.4)9.4(1.7)6.1(1.3)8.0(1.1)Senza fossa mung.8.5(2.9)5.7(1.3)5.7(1.1)6.6(1.1)Tandem7.5(2.3)2.5(1.0)1.1(0.4)3.8(0.9)Alternata1.2(0.9)5.0(1.4)0.4(0.3)2.8(0.7)Giostra0.0(—)0.9(0.6)7.0(1.1)2.0(0.4)Altro1.2(0.7)1.3(0.6)1.1(0.4)1.3(0.4)

Le proporzioni cambiano lievemente se consideriamo le vacche e non le stalle. In particolare, le vacche munte in sala parallela sono il 50% del totale negli allevamenti grandi e il 45% sul totale. Anche le bovine munte in sala alla giostra sono il 14% nelle aziende grandi e l’11% del totale. Piccole (30-99)Medie (100-499)Grandi (>499)TotaleTipo di sala

Pct.Std.error

Pct.Std.error

Pct.Std.error

Pct.Std.error

Spina55.5(4.8)45.3(3.2)25.1(2.2)30.7(1.9)

Parallela20.3(4.1)32.7(3.1)49.5(2.9)44.7(2.3)Parabone7.8(2.5)7.5(1.5)4.9(1.1)5.6(0.9)Senza fossa mung.7.3(2.7)6.2(1.5)3.1(0.7)4.0(0.6)Tandem6.4(2.0)1.9(0.8)0.6(0.2)1.1(0.3)Alternata1.1(0.8)4.3(1.3)0.3(0.2)1.2(0.3)Giostra0.0(—)1.0(0.7)14.1(2.6)10.7(2.0)Altro1.6(1.0)1.1(0.5)2.5(1.5)2.1(1.1)

Mediamente, circa la metà degli allevamenti (49.1%) usa lo stacco automatico che è usato nel 93.5% dei grossi allevamenti, ma solo nel 20% dei casi negli allevamenti piccoli.

I sistemi di lavaggio in controcorrente sono poco diffusi con solo il 6% degli allevamenti che li hanno con una punta del 12% negli allevamenti grandi. Inoltre, il sistema funziona in automatico in solo i 2/3 degli allevamenti.

Le successive tabelle riportano le frequenze relative al numero di mungiture. Dai dati si può facilmente vedere come quasi il 90% delle stalle continua a mungere solo 2 volte al giorno. Solo nelle grosse aziende con più di 500 animali oltre il 50% delle bovine viene munta 3 volte al giorno. Da rilevare come siano pochissime le bovine munte 4 o più volte al giorno (in assenza di robot). Sicuramente più curioso vedere come l’1% del totale delle stalle e l’8% di quelle molto piccole munge una sola volta al giorno.

Frequenza delle mungiture per dimensioni aziendaliFrequenzaMolto piccole < 30 vacchePiccole 30-99 vaccheMedie 100-499 vaccheGrandi > 500 vaccheTotale

Mungiture giorno

%.Std.error

%Std.error

%Std.error

%Std.error

%Std.error18.4(3.9)0.1(0.1)0.2(0.2)0.0(¾)1.3(0.6)291.6(3.9)97.9(0.7)84.4(1.9)43.0(1.9)88.4(0.9)30.0(¾)2.0(0.7)15.1(1.9)56.8(1.9)10.2(0.7)>30.0(¾)0.0(¾)0.2(0.2)0.2(0.2)0.1(0.1)Totale100.0100.0100.0100.0100.0

La prossima tabella affronta invece l’aspetto relativo all’uso dei guanti in mungitura. Malgrado questa pratica sia da tempo suggerita anche in modo “intensivo”, si può vedere che anche negli USA vena utilizzata solo nel 60% delle stalle, con punte del 95% negli allevamenti grandi. Comunque nel 25% delle stalle americane la mungitura non viene effettuata utilizzando i guanti.

Frequenza dell’uso di guanti durante la mungitura Piccole 30-99 vaccheMedie 100-499 vaccheGrandi > 500 vaccheTotale

Frequenza% std.err% std.err% std.err% std.errSempre46.8(6.5)59.2(6.4)95.9(2.4)59.1(4.1)Qualche volta14.6(5.1)26.7(6.2)4.1(2.4)16.4(3.3)Mai38.6(6.3)14.1(4.3)0.0(—)24.5(3.7)Totale100.0100.0100.0100.0

Se l’utilizzo dei guanti ha una frequenza minore di quella attesa, altrettanto si può dire dell’uso di guardare i primi getti di latte, come riportato nella successiva tabella. Interessante notare che complessivamente il 10% delle stalle non applicata tale fondamentale procedura, per altro obbligatoria in Europa. Se tale risultato era parzialmente atteso nelle stalle piccole, stupisce vedere che nel 35% degli allevamenti di medie dimensioni (100-499 vacche) non vengono osservati i primi getti di latte.Frequenza usoPiccole (30-99)Medie (100-499)Grandi (>500)Totale % (s.d.)% (s.d)% (s.d.)% (s.d.)Tutte le vacche sempre65.1(6.1)65.9(6.3)86.2(3.5)69.1(3.8)Tutte le vacche 1 volta al giorno4.5(3.2)0.0 (—)0.3(0.3)2.4(1.7)Tutte le vacche 1 volta alla settimana0.9(0.9)0.9(0.9)1.4(1.3)1.0(0.6)Solo su alcuni gruppi di vacche

17.5(4.7)

18.7(4.6)

6.6(2.6)

15.9(2.9)Mai12.0(4.2)14.5(5.4)5.5(2.2)11.6(2.8)Totale100.0100.0100.0100.0

Il dibattito e le opinioni se l’osservazione/scarto dei primi getti debba avvenire prima o dopo la pulizia/disinfezione del capezzolo sono altrettanto varie in USA e in Italia: Contrariamente a quanto spesso viene detto, in USA non si guardano sempre i primi getti prima di aver disinfettanto. l contrario la situazione è alquanto variata con una lieve prevalenza dell’osservazione tra pulizia/disinfezione e prima dell’asciugatura.

Ordine operazioniPiccole (30-99)Medie (100-499)Grandi (>500)Totale % (s.d.)% (s.d)% (s.d.)% (s.d.)Prima del disinfettante38.4(6.9)31.4(6.0)28.2(5.5)34.5(4.2)Dopo disinfettante e prima asciugatura capezzoli

31.2(6.0)

42.3(6.6)

63.8(5.6)

40.6(4.0)Dopo disinfezione ed asciugatura30.4(6.1)26.3(5.5)8.0(2.9)25.0(3.6)Totale100.0100.0100.0100.0

Disinfezione della mammella pre mungitura

Principi attivi usati per la disinfezione post mungitura

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