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Il tempo è denaro anche per i bovini

Investire nelle strutture e nella gestione aziendale può portare a vistosi miglioramenti sulla sanità animale, sulle performances riproduttive e sulle produzioni. Una delle chiavi del successo di questi investimenti è l’ottimizzazione del daily time budget: il tempo che una bovina necessita, nell’arco della giornata, per dedicarsi ad attività fondamentali quali nutrirsi, riposarsi e ruminare (ulteriori informazioni sono reperibili su QUESTO articolo).

Uno studio pubblicato nel 2008 ha comparato 47 stalle, simili per caratteristiche genetiche degli animali e qualità della razione, al fine di identificare quali fossero gli aspetti del management più rilevanti dal punto di vista economico. La media produttiva giornaliera delle bovine studiate è risultata pari a 29,5 kg con un’ampia variazione tra i diversi allevamenti (da 20,5 kg a 33,5 kg), infatti, le scelte manageriali hanno concorso a determinare considerevoli variazioni produttive (fino a 13 kg). Di tali scelte, l’età del primo parto; la gestione della nutrizione e la densità degli animali sono quelle che hanno pesato di più dal punto di vista produttivo. Ad esempio l’adeguato/inadeguato accesso all’alimento ha determinato variazioni della media giornaliera di circa 1,5 – 3,5 kg per bovina.

l’ottimizzazione del time budget, oltre ad una buona gestione della nutrizione e della densità, si realizza minimizzando il tempo speso dalle bovine per le varie operazioni aziendali (ad es. la mungitura) infatti tale tempo è sottratto ad attività come nutrizione, riposo e ruminazione. La finestra temporale per le varie operazioni di stalla è molto ristretta, solo 2,5 – 3,5 ore al giorno, tuttavia gestire al meglio il time budget può portare ad incrementi produttivi fino a 3,5 kg al giorno per bovina. Tra le principali cause di alterazione del time budget ricordiamo:

  1. Durata eccessiva delle operazioni di gestione delle vacche

  2. Gruppi misti tra primipare e pluripare

  3. Sovraffollamento

  4. Scarsa possibilità di movimento

  5. Lettiere poco confortevoli

  6. Disponibilità inadeguata di alimento

Le ripercussioni produttive sulla gestione del time budget possono essere di notevole spessore, di seguito gli esempi più rilevanti:

  1. Nutrizione (disponibilità e accesso all’alimento): ottimizzare la gestione dell’alimento può portare ad incrementi produttivi dell’ordine di 1,5 – 4 kg al giorno per bovina.

  2. Riposo: risulta fondamentale lavorare sul comfort delle lettiere per invogliare gli animali a riposare, ogni ora di riposo “extra” determina un incremento giornaliero della secrezione lattea pari a 1 – 1,5 kg.

  3. Gruppi (primipare e pluripare): le primipare sono meno competitive per la nutrizione rispetto alle pluripare; l’adozione di gruppi misti può portare a perdite produttive fino al 10% del potenziale di una primipara, il sovraffollamento esacerba la situazione.

  4. Densità (spazio mangiatoia e disponibilità della lettiera): lo spazio mangiatoia è fondamentale sia dal punto di vista produttivo sia da quello della riproduzione (riduzione della fertilità e del tasso di concepimento). Uno studio spagnolo ha evidenziato che, partendo da un rapporto animali/cuccette pari a 1:1, per ogni incremento del 10% del numero cuccette disponibili la produzione media giornaliera è aumentata di 0,8 kg per animale.

  5. Temperatura (stress da caldo): minimizzare l’impatto delle temperature elevate porta ad incrementi dell’assunzione di sostanza secca giornaliera fino al 10%; aumenti della produzione lattea e si riduzione dell’incidenza di patologie podali.

In conclusione tutti gli interventi atti a migliorare il benessere animale e a permettere una spesa ottimale del time budget hanno ripercussioni positive sia sulla sanità delle bovine sia sull’economia aziendale; sfruttare il comportamento naturale degli animali nella gestione dell’allevamento rappresenta una dei punti chiave al fine di raggiungere tali obiettivi.

Fonte: Rick GrantFor cows, time is money – Hoard’s Dairyman (Ott. 2012)

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