Un aspetto, spesso trascurato, dell’allevamento dei vitelli è l’osservazione del loro comportamento durante il gioco. Questo elemento è in realtà un importante indicatore dello stato di salute e di benessere dell’animale.
I vitelli manifestano principalmente due atteggiamenti riferibili al gioco: i movimenti di gioco e le interazioni sociali. I primi comprendono: corsa, trotto, galoppo, sgroppate e calci, senza alcuna interazione tra vitelli (Foto n. 1). Questo tipo di comportamento si manifesta soprattutto se i vitelli sono stabulati in box singoli. Le interazioni sociali, invece, avvengono quando i vitelli sono allevati in gruppo ed entrano in contato l’uno con l’altro.
Le interazioni sociali comprendono tutti gli atteggiamenti in precedenza descritti con l’aggiunta di comportamenti quali i tentativi di monta e lo sbattere la testa l’uno contro l’altro.
Il gioco è considerato un indicatore positivo del benessere dei vitelli perché essi sono invogliati a giocare solo quando i loro bisogni essenziali sono soddisfatti.
Diversi studi hanno dimostrato che i vitelli giocano di più quando sono loro garantiti: un’adeguata alimentazione, un sufficiente spazio per muoversi in libertà e l’assenza di dolore e malattie.
I vitelli malati o allevati in condizioni ambientali sfavorevoli tendono a conservare le forze e le energie, manifestando solo quei comportamenti che sono fondamentali per la sopravvivenza. Poiché il comportamento di gioco si manifesta solo quando tutte le esigenze di base sono soddisfatte, esso può rappresentare uno dei primi comportamenti che si alterano durante uno stato di malattia.
L’osservazione quotidiana dei vitelli, alla ricerca delle manifestazioni tipiche del gioco, può aiutare a identificare precocemente gli animali malati consentendo un trattamento più rapido ed efficace.
Il momento ideale per osservare il comportamento di gioco è durante o subito dopo la somministrazione degli alimenti e durante il cambio o la pulizia della lettiera.
Oggi non esiste un sistema elettronico per valutare il gioco nei vitelli; tuttavia, alcuni sistemi potenzialmente utilizzabili a tal fine sono in fase di studio. Durante uno studio condotto nel 2012, ad esempio, degli accelerometri sono stati posti sulle zampe posteriori di vitelli allevati in box al fine di rilevare il loro livello di attività. I risultati di questo esperimento sono risultati essere strettamente correlabili con i risultati ottenuti durante i test effettuati, in via sperimentale, sui vitelli liberi di manifestare il proprio comportamento di gioco poiché allevati all’aperto. Per questo motivo, questo sistema potrebbe essere utilizzato con successo per valutare il grado di attività dei vitelli anche in condizioni di allevamento caratterizzate da un limitato spazio a disposizione degli animali (gabbiette o box, ad esempio).
La presenza o l’assenza di comportamento di gioco è, quindi, un modo semplice ed economico per valutare sia la qualità delle strutture utilizzate per la stabulazione dei vitelli sia l’efficacia delle strategie di gestione degli animali.
Per quanto riguarda gli effetti dell’alimentazione sul comportamento di gioco dei vitelli, un recente studio ha dimostrato che vitelli alimentati con 1,6 litri di latte al giorno manifestano un comportamento di gioco significativamente minore rispetto a quello che manifestano i vitelli alimentati con 3,2 litri di latte al giorno. Pertanto, gli allevatori, potrebbero osservare il comportamento di gioco dei vitelli per determinare se essi stanno assumendo una quantità sufficiente di alimento. Ciò può essere utile anche durante la fase di transizione dall’alimentazione lattea a quella solida oppure, per valutare l’efficacia di un programma alimentare atto a velocizzare la crescita dei vitelli.
La quantità di spazio a disposizione è un altro fattore che influenza il comportamento di gioco dei vitelli. Alcuni ricercatori hanno dimostrato che vitelli di cinque settimane, stabulati in box multipli con 10-13 mq/capo disponibili, manifestano un comportamento di gioco significativamente maggiore rispetto a quello osservabile in vitelli della medesima età stabulati sempre in box multipli ma con solo 4-7 mq/capo a disposizione.
Il comportamento di gioco può anche essere utilizzato per valutare la risposta dei vitelli al dolore e l’efficacia delle tecniche messe in atto al fine di ridurre tale dolore. In uno studio, i ricercatori hanno usato il comportamento di gioco per determinare gli effetti della decornazione, accompagnata o meno da un’adeguata terapia antidolorifica, sul comportamento dei vitelli. I vitelli decornati senza un’adeguata terapia di controllo del dolore passano meno tempo giocando rispetto ai vitelli sottoposti a un’adeguata terapia antidolorifica durante tale procedura.
In conclusione il gioco nei vitelli è un comportamento molto importante e la valutazione di tale comportamento, mediante l’osservazione degli animali, può aiutare allevatori e veterinari a valutare lo stato di salute degli animali, la qualità delle strutture e delle pratiche gestionali. Modificazioni di tale comportamento possono rappresentare un valido aiuto al fine di intervenire precocemente nel correggere le problematiche eventualmente presenti in allevamento.
Fonte: Play behavior is not just for recess. C.A. Kurman and P.D. Krawczel – HOARD’S DAIRYMAN, March 25, 2014.
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