L’USDA da ormai molti anni conduce una serie di indagini volte a individuare i trend produttivi e sanitari negli allevamenti americani. Tali dati sono utili anche in ambiti diversi dagli USA per individuare come si stia evolvendo il mondo della bovina da latte, tenuto conto delle dimensioni e dell’accuratezza del campione oggetto di indagine.
Tra le informazioni messe già a disposizione abbiamo ritenuto interessante riportare quelle che sono le tendenze relative alle dimensioni aziendali.
In particolare, nella tabella A.1.c vengono riportate le variazioni di dimensioni degli allevamenti americani suddivisi in base alle dimensioni rispetto a 5 anni prima (riga 1 “2014 vs. 5 years ago”) e le aspettative degli allevatori (riga 2 “5 years from 2014”) nei successivi 5 anni. Si può notare che negli allevamenti più piccoli si sia avuta una riduzione del numero di bovine, mentre in tutti gli altri siano aumentate. Tuttavia per tutte le tipologie di allevamento e soprattutto per quelli più piccoli si aspetta un ulteriore aumento dei capi allevati. Questo dato indica che il “piccolo” allevatore non intende lasciare l’allevamento, ma per essere competitivo vuole ingrandirsi, malgrado il prezzo del latte non sia particolarmente elevato anche negli USA.
Nella tabella A.1.d. invece vengono riportati i dati relativi alle variazioni di dimensione in base alla tipologia di allevamento (convenzionale, pascolo, misto pascolo/convenzionale e biologico). Anche in questo caso i dati sono curiosi perchè a fronte della diminuzione osservata in tutte le tipologie di allevamento non convenzionale, ci si aspetta un aumento di dimensioni in tutte le tipologie di allevamento.
Questi dati sono per certi versi confortanti perchè indicano come in un mercato competitivo, caratterizzato da fluttuazioni del prezzo del latte vi sia ancora una forte volontà di crescere e di essere sempre più competitivi.
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