Le patologie che colpiscono i vitelli rappresentano un problema importante negli allevamenti di bovine da latte poiché tali patologie hanno effetti molto rilevanti sia sulla sopravvivenza dei giovani animali sia sulla produttività che tali animali avranno una volta diventati adulti. Oltre a questi effetti negativi, di carattere prettamente economico, non bisogna dimenticare gli effetti negativi che tali patologie hanno sul benessere degli animali.
La diarrea neonatale e le malattie respiratorie sono le principali cause di mortalità nei giovani vitelli allevati negli allevamenti di bovine da latte.
L’obiettivo dello studio descritto in quest’articolo è quello di determinare i fattori di rischio associati all’aumento di mobilità e mortalità dei vitelli e determinare gli effetti che le patologie prese in esame hanno sull’accrescimento dei vitelli.
Nello studio sono stati inclusi 2.874 vitelli allevati in diciannove allevamenti di bovine da latte siti in Minnesota e in Ontario. I vitelli inclusi nello studio sono stati seguiti dalla nascita fino a circa tre mesi di età.
Oltre il 23% dei vitelli inclusi nello studio, sono stati trattati per la diarrea neonatale.
I fattori di rischio maggiormente correlati con l’insorgenza di tale patologia sono stati:
peso alla nascita,
insorgenza di patologie durante le prime due settimane di vita,
stagione di nascita
incidenza della diarrea neonatale nella mandria presa in esame.
incidenza di patologie respiratorie a livello di mandria
stagione di nascita,
mancata disinfezione dell’ombelico dopo la nascita,
insorgenza altre patologie prima delle due settimane di vita,
fallimento del trasferimento dell’immunità passiva,
controllo della temperatura ambientale nel periodo antecedente allo svezzamento.
fallimento del trasferimento dell’immunità passiva
necessità di trattamento farmacologico a causa di diarrea neonatale o altre patologie
mese di nascita.
Quasi il 22% dei vitelli inclusi nello studio sono stati trattati almeno una volta per patologie dell’apparato respiratorio. I fattori associati a un aumentato del rischio di contrarre tali patologie sono stati:
Tra tutti i fattori di rischio presi in considerazione nello studio descritto è stato particolarmente indagato il fallimento del trasferimento dell’immunità passiva.
Per determinare l’effetto di tale fattore di rischio su morbilità e mortalità sono stati effettuati dei prelievi ematici per la determinazione delle proteine sieriche totali.
Utilizzando come cut-off valori pari a 5,2 e 5,7 grammi di proteine sieriche totali/decilitro di sangue l’incidenza del fallimento del trasferimento dell’immunità passiva è stata, rispettivamente, dell’11 e del 32%.
Il valore di cut-off pari a 5,7 g/dl è risultato essere predittivo per quanto riguarda l’insorgenza patologie respiratorie prima di cinque settimane di età (sensibilità = 40%, specificità = 69%). Il valore predittivo positivo è risultato essere basso (18%), ma il valore predittivo negativo è risultato essere buono (87%).
Un valore di cut-off pari a 5,2 g/dl è risultato essere altamente correlato all’aumento della mortalità prima delle cinque settimane di vita (sensibilità = 27%, specificità = 89%, VPP = 5%, VPN = 98%).
La concentrazione delle proteine sieriche totali durante la prima settimana di vita rappresenta, quindi, un indicatore importante del successo del trasferimento dell’immunità passiva è può fornire informazioni importanti in merito alla probabilità che gli animali sviluppino patologie respiratorie durante le prime settimane di vita. Al contrario, la concentrazione delle proteine sieriche totali non rappresenta un indicatore utile per determinare la probabilità che i vitelli siano colpiti da diarrea neonatale.
Durante lo studio descritto è stata valutata anche l’efficacia protettiva, nei confronti delle patologie respiratorie, di un prodotto commerciale che, somministrato dopo la nascita, funge da supplemento di anticorpi per il vitello. La somministrazione di tale prodotto è risultata essere associata a una riduzione, seppur modesta, dell’incidenza di tali patologie.
La mortalità dei vitelli inclusi nello studio è stata pari al 3,5% e il rischio di mortalità è stato maggiore negli animali sottoposti a trattamento farmacologico conto le patologie respiratorie o la diarrea neonatale. L’incremento di peso medio è stato di 0,95 kg/ die, con un range compreso tra 0,11 e 1,62 kg/die e una deviazione standard pari a 0.2 .
L’incremento in peso è stato principalmente influenzato da:
In conclusione possiamo affermare che lo studio sopra descritto dimostra l’importanza di un’ottimale colostratura al fine di proteggere i vitelli dalle patologie che essi possono contrarre durante i primi mesi di vita, in particolare quelle che interessano l’apparato respiratorio.
L’adeguata gestione della colostratura, inoltre, è importante al fine di assicurare al vitello un’ottimale accrescimento con un soddisfacente incremento di peso.
Fonte: Factors associated with morbidity, mortality, and growth of dairy heifer calves up to 3 months of age. M.C. Windeyera, K.E. Lesliea, S.M. Goddenb, D.C. Hodginsc, K.D. Lissemorea, S.J LeBlanc. Preventive Veterinary Medicine 113 (2014) 231– 240.
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